Dai tempi remoti si conosce la grande ospitalità dei croati verso gli ospiti onesti che arrivano da tutte le parti. Visto che la città di Križevci è una delle più antiche i suoi cittadini sono noti proprio per la loro ospitalità . Si raccontano gli eventi e le amicizie nel rompere la quotidianità con l’allegria e bei ricordi, grazie alle allegre compagnie che si divertono secondo le regole scritte degli amici di Bacco i cosiddetti Statuti di Križevci.

Le regole festeggiano di buon senso il vino che si beve in ogni circostanza, però sempre con cautela e la giusta misura, per non esagerare mai. Inoltre le regole vanno rispettate ed applicate per il loro carattere sociale, patriottico, letterale ed amichevole. Le compagnie nelle case private e alle manifestazioni pubbliche bevono tre brindisi obbligatori a favore della patria, dell’amicizia e delle donne, mangiando e cantando secondo antichi costumi.

Chi non rispetta le regole, oppure sta rovinando la compagnia, viene punito dal capotavola con almeno una di cinque punizioni; di bere un calice d’ acqua, un calice di vino, di trasferirsi all’ altro tavolo. È prevista anche una punizione „ dolce“, destinata solo alle donne e cioè di baciare i compagni a tavola, dalla loro destra e sinistra. Il vino rallegra il cuore però se esagerato porta il malore.

Secondo la leggenda il 1242 il re croato-ungarico Bela IV in fuga dai Tartari si è rifugiato nella roccaforte in cima alla montagna di Kalnik . Sotto l’assedio il re e la sua compagnia con le sentinelle, erano minacciati di morire di fame e di sete finché i contadini ebbero un idea geniale.

Di notte hanno lanciato oltre le mura rami delle prugne che nei dintorni erano in abbondanza. Dall’alto delle mura i difensori hanno sputato controro Tartari noccioli delle prugne prendendoli in giro. Umiliati i Tartari decisero di ritirarsi senza successo. Il re per ringraziare i contadini li ha proclamati i nobili delle prugne, un titolo che tuttora portano con orgoglio gli eredi delle famiglie di allora. I cittadini di Križevci rimasero gelosi di contadini della montagna per cui per lungo tempo i rapporti tra cittadini e montanari erano cattivi finché un giorno il figlio del podestà non si era innamorato della figlia del sindaco. Fu concordato il loro sposalizio quale garanzia della riconciliazione tra i nobili delle prugne e i borghesi di Križevci. Nell’occasione il convivio diventò una festa turistica popolare, „Križevačko veliko spravišče ” (il Gran raduno di Križevcia) nella durata di tre giorni e tre notti, alla quale festa era arrostito sullo spiedo un intero bue, mentre i contadini di Kalnik hanno portato loro barili di vino. Questa festa popolare si organizza ogni anno in mese di giugno nelle piazze della città con diverse manifestazioni tradizionali, mostre, esposizioni, fiere, concerti.

Quando a luglio 1848 il condottiero croato ban Josip Jelačić ha visitato la città di Križevci venne ospitato nella sede della diocesi grecocattolica . Di notte fu prottetto da quattro signore delle famiglie illustri armate di sciabole, formando la prima guardia femminile al mondo, che esiste ancora quale sentinella alle manifestazioni ed eventi pubblici.

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