Si ritiene che una delle prime chiese nella parte continetale della Croazia sia stata la chiesa della Santa Croce nel sesto secolo dopo l’arrivo di una tribu croata quando, secondo la leggenda, la figlia del capotribu ebbe la visione della croce galleggiante sopra un pozzo salvando la gente dalla sete. In memoria del miracolo gli immigranti hanno costruito la chiesa, prima in legno e quindi in mattoni . La chiesa diventava il testimone degli eventi storici tra cui del tragico concilio in sangue del parlamento croato-ungarico il 27 febbraio 1397 rappresentato da un grande quadro di 8 metri sull’arco della navata dipinto nel 1914 dal famoso pittore croato Oton Iveković. L’altare è rappresentato da una maestosa scultura in marmo dell’epoca di tardo barocco, l’opera dello scultore italiano Francesco Robba. L’altare era destinato alla cattedrale a Zagabria e donato alla chiesa della Santa Croce a Križevci.

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