Tra edifici pubblici eretti nella Croazia settentrionale nella seconda metà del 18 -simo secolo per le esigenze del’amministrazione statale riorganizzata, un posto importante mantiene il palazzo della contea a Križevci nella parte orientale della via centrale, quale comunicazione storica che collegava i portoni al sud e al nord della ciittà in comune con la chiesa principale della Sant’ Anna e del monastero dei paolini nel centrocittà.

Le dimensioni e la posizione del palazzo confermano chiaramente la connessione tra la città e l’amministrazione dello Stato che per secoli aveva sottolineato la vita sociale a Križevci. Uno degli edifici profani più antichi rappresentava la sede del parlamento vicino al portone meridionale di una volta, la cosiddetta Sabornica, dove si trova oggi la galleria d’arte (Likovna galerija) situata alla parte settentrionale del parco in piazza Nemčić, costruita nella forma del barocco della zona del confine.

L’edificio maggiore nel centro della città, costruito nel 1914 secondo il progetto del famoso architetto zagabrese d’epoca, Stjepan Podhorski, grazie alle donazioni dei cittadini artigianali, è la Casa croata della cultura. Il palazzo, simile ad un castello medievale, è il centro della ricca vita culturale e sociale, la sede della Scuola di musica che porta il nome di Alberto Štriga chi fu cantante della prima opera lirica croata „L’amore e la malizia“ eseguita a Zagabria nel 1846. Nel palazzo ci sono sale da teatro, per concerti orali e musicali,  ed altri eventi culturali.

Questo edificio era una volta l’ospizio paolino dei pellegrini e nel 1796 la prima farmacia pubblica, quindi un osteria e dal 1961 divenne la sede del museo civico con il patrimonio storico, culturale, etnografico, artigianale, grazie alla prima collezione domiciliare dal 1952. Nel cortile del museo si trova il parco etnografico con case ed arnesi originali di una fattoria rurale trasferita dai dintorni.

Nell’ultimo decennio dell’ottocento a Križevci esisteva una numerosa comunità ebrea cca 230-245 cittadini, che il 18 novembre del 1894 all’assemblea solenne, decise dietro l’iniziativa del presidente Mirko Breyer, di far edificare la sinagoga. Numerosi cittadini hanno aiutato l’idea con donazioni in denaro, assieme al Governo nazionale croato della Slavonia e della Dalmazia, come pure dalla rappresentanza civica e la Cassa croata di risparmio di Zagabria.

I lavori, secondo il contratto con la ditta Hoenisberg & Deutsch, sono iniziati il 1 aprile 1895 e la prima pietra era posata il 14 maggio dello stesso anno, con la benedizione del rabino Lavoslav Loew. La costruzione nello stile neorinascimentale e neoclassico, è durata estremamente breve, appena 5 mesi, e la sinagoga fu inaugurata il 16 settembre 1895 alla presenza degli ospiti dalle comunità israelitiche di Zagabria, Bjelovar, Koprivnica, Slavonski Brod, Krapina, Ludbreg. Nel corso di mezo secolo la sinagoga era il centro della vita religiosa ma anche sociale delle illustri famiglie ebree, però la comunità era totalmente sparita nella Seconda guerra.

L’unione delle comunità israelitiche dell’ex Jugoslavia ha stipulato nel 1949 il contratto con la regione di Križevci d’acquisto della sinagoga e della casa del rabino per 150.000 denari con il dovere di arredare il cimitero degli ebrei distrutto nel corso della guerra.In seguito la sinagoga è stata trasformata in una sede della gioventù (Omladinski dom) quale centro dell’attivita’ sociale e culturale, la sede della biblioteca civica, del piccolo teatro, della discotteca, del circolo dei radioamatori. Nel 2014 grazie all’iniziativa della municipalità l’edificio è stato ristaurato nell’aspetto della sinagoga di una volta dove è sistemato il Centro turistico d’informazioni.

Il cimitero è stato arredato nel 1898 vicino alla cappella di San Rocco nella città  alta in forma di parco, con numerosi monumenti in pietra di valore artistico. Nel 1910 è stata arrredata l’arcata israelitica con le tombe dei cittadini illustri.

Le piazze nel centrocittà sono il palcoscenico dei numerosi eventi culturali e folcloristici. Nell’angolo della piazza del famoso letterato e poeta Antun Nemčić, si trova un girotondo quale modello divertente nella  forma di una macchina dinamo per illuminazione di automobili, brevettata da un giovane inventore Marcel Kiepach, il figlio di una nota famiglia di Križevci del latifondista austriaco Kiepach e della mamma italiana baronessa Marta Locatelli di Cormons (Gorizia). Marcel ha brevettato in Germania, Francia, Inghilterra diverse cose elettrotecniche già da ragazzo di 15 anni. Aveva appena 22 anni quando fu ucciso nella prima guerra in Galizia (Polonia) quale volontario dell’esercito austroungarico.

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