Antica città reale

La città di Križevci si trova nella parte sudoccidentale della contea  di Koprivnica-Križevci, a 57 km settentrionale di Zagabria, al crocevia delle strade che collegano Zagabria, Koprivnica, Bjelovar e  Varaždin sin dall’epoca  antica dei romani e nel Medioevo.

Lo  ricorda casualmente oppure appositamente, il nome  quale  città della croce (križ-la croce).  Nei documenti scritti il nome della città venne menzionato per la prima volta nel 1193 dal re Bela III. quale Cris (Križ in latino). La città era suddivisa in due parti a Gornji e Donji Križevac (Križevac superiore e Križevac inferiore). Nel 23 aprile 1252 il condottiero Stjepan proclamo’  in nome del re Bela IV la libera città reale  di Križevac gornji , mentre il re Sigismondo di Lussemburgo proclamo’ nel 1405 la libera città di Križevac donji , con la decisione  di far alzare le mura per la difesa e sistemare la guarnigione dei soldati. Le due città erano per alcuni secoli in discordia e risse perenni finché il 24 d’aprile 1752  la  regina austro-ungarica  Maria Teresia non decise  di far riunire le due città in una città unica di Križevci (in plurale) con lo stemma composto da due braccia, quello del cavaliere in corazza d’argento, e l’altro del mercante , che tengono insieme  la croce  a tre sbarre, che simboleggiano la città superiore e quella inferiore unite dalla sbarra centrale. Con l’indipendenza  della  Croazia la data del 24 aprile venne celebrata quale  giornata solenne  della città di Križevci.

La città era spesso dal Medioevo il palcoscenico di una trentina delle sessioni del parlamento croato-ungarico tra cui venne menzionato quale più tragico quello del 27 febbraio 1397  quando il re Sigismondo di Lussemburgo, con il pretesto di stringere la pace con i nobili croati, guidati dal condottiero ban Stjepan Lacković, li fece uccidere.Questo successe nella chiesa della Santa Croce chiusa  dalle sentinelle reali con il ponte levatoio, mentre  i nobili croati rimasero intrapollati nella  chiesa senza armi pesanti.  L’evento viene menzionato nella storia  quale Concilio in sangue (Krvavi sabor Križevački). La tragedia  venne illustrata su tela grande di 8 metri nella stessa chiesa, durante il restauro nel 1914, dal famoso pittore croato Oton Iveković. 

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